Italia’s Got Talent 2023: anche la giuria ha bisogno di talenti e non di influencer. La recensione
La piattaforma di Topolino non stravolge un format già forte di suo, ma i cambiamenti (soprattutto in giuria) lasciano perplessi
I linguaggi televisivi cambiano, quando si passa dalla tv lineare a quella pay fino alla piattaforma? Italia’s Got Talent 2023 è la prima produzione italiana che cercherà di dare una risposta a questa domanda, dal momento che dopo Canale 5 e Sky approda da venerdì 1° settembre su Disney+, dunque in esclusiva su una piattaforma streaming.
Italia’s Got Talent 2023, la recensione
Topolino cerca la continuità…
Disney+, nell’acquistare il format, ha avuto fin da subito l’obiettivo di diventare ancora di più il punto di riferimento streaming per le famiglie. E quale programma migliore di Italia’s Got Talent per dire a tutte le famiglie italiane “Ehi, abbonatevi, da noi tutta la famiglia può stare davanti allo schermo”?
Per questo, l’edizione 2023 del talent show cambia casa, ma cerca la continuità rispetto al passato: ironia, spettacolo, tenerezza ed emozioni sono le sensazioni che il programma vuole proporre tramite i vari momenti delle puntate, che ormai conosciamo a memoria.
Dalla clip di apertura per introdurre i giudici (per la prima puntata non si è badato a spese si è girato nientemeno che a Disneyland Parigi) a quelle di presentazione dei concorrenti, fino alle pause tra un’esibizione all’altra che diventano momenti di spettacolo curati dai giudici: Italia’s Got Talent rimane ciò che abbiamo visto nelle ultime edizioni, quelle targate Sky, in cui la confezione diventa essa stessa un tassello importante per regalare al pubblico l’esperienza del talento che il programma propone fin dal titolo.
… ma cambiare (giudici) non fa sempre bene
Tutto uguale? Non proprio. Perché se il format, per forza di cose, non può essere stravolto, l’unico modo di imprimere la propria firma e differenziarsi rispetto al passato, in un talent, è rappresentato dalla conduzione e dai giudici, soprattutto da quest’ultimi. E in questo, Disney+ non ha fatto bene i conti.
L’introduzione di Elettra Lamborghini e Khaby Lame, in poche parole, non convince. È vero, questa recensione tiene conto solo del primo episodio (che ci è stato possibile vedere in anteprima) e magari nel corso delle puntate troveranno il loro ritmo, ma per ora i due nuovi giudici sembrano davvero essere dei pesci fuor d’acqua.
Può darsi che Elettra Lamborghini e Khaby Lame abbiano bisogno di tempo per carburare, ma la loro presenza al tavolo dei giurati sembra, più che dovuta ai contenuti che avrebbero potuto portarvi, frutto della necessità di usare il proprio potere social come mezzo per arrivare a quei milioni di follower potenziali spettatori dello show. E se Lamborghini riesce a dare il meglio di sé quando è protagonista e non solo seduta dietro un tavolo, Khaby Lame rischia di diventare vittima delle sue stesse espressioni. Ma, almeno, ci siamo tolti lo sfizio di sentirlo finalmente parlare.
A Frank Matano e Mara Maionchi resta il compito di provare ad tenere alta la media dei commenti, con Matano diventato ormai volto di IGT e capace di cogliere in ogni concorrete un’occasione di scherzo utile a tirare avanti lo spettacolo.
Aurora e Fru, l’intesa c’è
Il capitolo conduttori, infine. Aurora Leone e Gianluca Fru avevano dato già prova di grande intesa come coppia concorrente di Pechino Express 2022, intesa che confermano alla conduzione di Italia’s Got Talent. Una conduzione che, va detto, non richiede particolare impegno, se non quello di trovare le battute giuste al momento giusto. Leone e Fru, una perfetta spalla dell’altro, riescono così a darsi man forte nei backstage, confermando quell’ironia social dei The Jackal ormai sdoganata anche sui canali più tradizionali.
Disney+’got talent?
Ok, ma i concorrenti? La selezione, di anno in anno, si fa sempre più difficile, tra la necessità di soddisfare le aspettative del pubblico e il desiderio di sorprenderlo con novità mai viste. Un po’ difficile, considerato che ormai i talent show ci hanno mostrato di tutto.
Così, tra cantanti, comici, animali, acrobati, illusionisti e crew, il fronte dei talenti viene confermato nel suo stupire ed intrattenere. Rispetto alle ultime edizioni, quella riservata a Disney+ torna un po’ al formato originario, quando tra un’esibizione “lunga” e l’altra venivano passate in rassegna altre performance, non per forza deludenti, ma magari non particolarmente sorprendenti. In un’ora di episodio, quindi, sono numerosi coloro che salgono sul palco: e anche se non sempre quantità e qualità coincidono, il lavoro di casting è stato intenso.